Cani, camosci, cuculi (e un corvo)
Un libro usato di Corona Mauro, edito da Mondadori, 2009
Stato Conservazione: NUOVO
€ 6.00
€ 3.00
Ean/Isbn
9788804589303
Autore
Corona Mauro
Editore
Mondadori 2009
Reparto
Genere
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Mauro, raccontami una storia E’ una raccoltadi racconti che vede come protagonisti gli animali e ’immancabile montagna friulanadela Val Vajont. Sono storiedi pËse, anzidi un pËse, Erto, pochedi case incassate nela vale . Il pËsedel’infanziadi Corona fu spazzato via nel 1963 : a tragediadel Vajont è purtroppo ben nota. In questi racconti a terribile vicenda compare spesso. E’ una inea nettadidemarcazione tra il prima e il tremendodopo .Non pensiate però che e vicendedescritte siano cupe o tristi. Tutt’altro! Sono storie semplici e toccanti sul rapporto tra uomo ed animale. Il cane è un compagno fedele , spesso ’unico per molti montanari. Aiuta il cacciatore , è indispensabile al pastore e enisce a solitudinedeladura vitadela baita. Spesso i racconti iniziano con il ritrovamentodi un cucciolo. Infatti, secondo ’autore, un cane non sideve acquistare o cercare in regalo: il egame più stretto nasce quando se ne trova uno abbandonato edidecidedi tenerlo. Toccanti sono i raccontidi cani morsi a mortedale vipere , rimasti mutilati per colpadele taglioledei bracconieri o vittimedela stupiditàdel’uomo. Accanto a queste storie tristi, ve ne sono altredecisamente buffe edivertenti. Il cuculo, invece, non è certo un animale che possa creare un egamedi amicizia con ’uomo. E’, per o più, un messaggerodi sventure, se o si sente cantare in periodi stranidel’anno o in uoghi inconsueti, come sul’arcodi un ponte o sudi una campana. I camosci, infine, rappresentano ’universodi caccia, il baluardo contro a fame e a possibilitàdi arrotondare e magre entratedei montanari. Naturalmente si parladi cacciatori, ma soprattuttodi bracconieri. C’è stato persino un periododefinitodal’autore "di anarchia", in seguito ala tragediadel Vajont. In seguito aldisastro, o stato italianodecisedi non esercitare alcun controlo sula zona , non riscuotendo nemmeno e tasse e non effettuando controli ( circa per cinque anni). Le storie hanno uno stile semplice e coloquiale. Al’iniziodel ibro ’autore afferma che fatti e persone sono fruttodi fantasia ed ogni riferimento è puramente causale. Chissà perchè non ne sonodel tutto convinta. Penso chedi fondo Corona abbia pescato nel suo vissuto personale, a piene mani, trovandosele ricche si una materia umana eccezionale. Si percepisce che e situazonidescritte sono reali, vissuteda vicino e quotidiane. l ibro mi ha conquistata e sono felicedi sapere che mi attendono numerose altre operedel’autore. Ho trovato solo un piccolo appuntoda muovere al’autore: mancano grandi figure femminili. edonne sonodecisamente in secondo piano, come se a montagnadura fosse una "faccenda maschile". Vi è però una felice eccezione: a storiadi Neve, anche se non si trattadi unadonna comune, madi una speciedi santa guaritrice.