La Donna del Tenente Francese

Un libro scolastico usato di John Fowles, edito da Mondadori, 1971

La Donna del Tenente Francese
  • Condizioni: BUONE
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Note dell'Inserzionista

Il romanzo è ambientato nel Dorset e si svolge nel lontano 1867 (ma Folwes è un contemporaneo). I protagonisti sono profondamente diversi tra loro ed esprimono anche il contrasto dei tempi: Charles è il tipico uomo vittoriano, formale, tutto d’un pezzo, aristocratico. Ha circa 30 anni, è descritto come un uomo affascinante, amante dei viaggi, e convinto sostenitore delle teorie di Darwin. Fa lunghe passeggiate nei boschi dell’Undercliff alla ricerca di fossili…è un appassionato di paleontologia e sembra proprio che questo suo interesse sia solo una distrazione dalla noia che domina la sua vita. In effetti, come tutti gli aristocratici del suo tempo, non ha un’occupazione ben precisa, e si limita a passare il tempo. E’ fidanzato con Ernestina, una ragazza viziata figlia di un ricco commerciante. Fisicamente viene dipinta come una graziosa, pallida (come voleva l’epoca) e delicata. E’ anche una ragazza del tutto priva di attrattive, e con la quale Charles fa monotone passeggiate quasi prive di conversazioni. Durante una di queste passeggiate Charles e Ernestina si imbattono in Sarah, una donna sensuale, ribelle, che fa le proprie scelte e del tutto in contrasto con l’immagine di donna vittoriana. L’incontro con Sarah avviene su un molo battuto dal mare in tempesta e quando i loro sguardi si incontrano, Charles rimane profondamente colpito dalla sua purezza e dal suo dolore. Sarah, infatti, si spinge spesso sulle scogliere, ottimo punto di osservazione, con la speranza di veder apparire all’orizzonte la nave che gli riporta il suo amore, un ufficiale francese che l’ha sedotta e poi abbandonata (si scopre tra l’altro che l’uomo era già sposato). In realtà questo è uno dei grandi equivoci del libro, nel senso che tutti crediamo fino alla fine che Sarah sia stata sedotta e abbia passato la notte con il tenente francese. In realtà non è così, e lo scandalo e la cattiva reputazione della ragazza sono solo un malinteso, che la stessa non si è mai data la pena di chiarire. In ogni caso, l’ incontro segna profondamente Charles, abituato a vivere in un’epoca in cui non c’è spazio per i misteri, in cui tutto è previsto e ordinato, e dove nulla sfugge alle regole della vita sociale e alla morale. Ed ecco che iniziano a sorgere in Charles i primi dubbi….egli, sentita la storia di Sarah, rifiuta di conformasi al giudizio comune, e non crede affatto che la donna sia una povera pazza. Inizia pian piano ad innamorarsene, senza quasi rendersene conto. Sarah lavora come domestica dalla signora Poulteney, molto puritana, moralista e grande frequentatrice della Chiesa del paese. Aveva preso a servizio presso di sé Sarah proprio nella convinzione di fare un’opera di bene, e la riservatezza della giovane, insieme con la sua aria sofferente, venivano interpretati dalla signora Poulteney come chiari segni di pentimento e di espiazione. Quando venne a conoscenza delle abitudini di Sarah, soprattutto quella di uscire da sola e di addentrarsi nei boschi dell’Undercliff, le proibisce subito di continuare, poiché la sua mente puritana e moralista vede subito in queste “passeggiate” dei comportamenti disdicevoli e peccaminosi. Insomma, la signora Poulteney reagisce secondo la mentalità tipica del tempo, che bandiva la sessualità femminile considerandola poco per bene e relegandola nei bordelli. Ma Sarah non ubbidisce a questo precetto, viene sorpresa nuovamente in giro da sola nei boschi, viene licenziata e sparisce improvvisamente. A questo punto Fowles gioca con il finale, proponendocene due: nel primo fa rincontrare i due nella casa di un famoso pittore, dove Sarah fa la governante e dove compare una bambina..l’autore lascia intendere che sia figlia dei due. Nel secondo finale ( che poi è quello reale) i due si ritrovano, si parlano, Charles dichiara il suo amore ma lei non ne vuole sapere, non vuole rinunciare alla sua libertà, è soddisfatta della sua vita. E Charles capisce di essere stato usato, di essere stato un giocattolo nelle mani della donna. A questo punto il lettore si chiede se veramente Sarah non sia pazza, o se il suo rifiuto sia solo l’ultimo tentativo di reagire alla rigidità dei tempi, un estremo comportamento anticonvenzionale che serve all’autore per sottolineare la sua diversità. A parte il finale, che può lasciare insoddisfatti, credo che questo libro sia davvero notevole. Fowles scrive benissimo, riesce a narrare le vicende con modernità e scorrevolezza, e nello stesso tempo fa esprimere i due personaggi in modo adeguato alla loro epoca, senza forzature o eccessi. Altra cosa bella del libro è che all’inizio di ogni capitolo ci sono piccole citazioni, che catturano subito l’attenzione e incuriosiscono il lettore. Dal libro è stato tratto anche un film con Meryl Streep, ma personalmente non l’ho visto…

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Informazioni bibliografiche

Autore: John Fowles
Editore: Mondadori, 1971
Reparto: Letteratura
Genere: Letteratura straniera

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