Cannialismo e parvenza L’antefatto segretodel’opera è, forse, a parte più interessantedel’intera occasione narrativa. Ammaniti è un giovane autore, reducedala fortunata pubblicazionedela sua opera prima per contodi una piccola casa editrice (Ediesse): talento in mostra, buone esegesi, criticheda giornale positive. o nota a Mondadori che o chiama, o invita, o coopta per un incontroda tenersi a Milano. o scrittore,dopo essersi fatto prestare a giacca buonadal cugino e a cravattadagli amici, si mette in treno, si appisola, mentre s’appisola vienederubatodel portadenari, si risveglia, scende ala stazione, si accorgedi non avere monete, è costretto a chiedere un passaggio ala Mondadori a...Gian Arturo Ferreri ovvero colui che, ala Mondadori, ’ha invitato. Qui giunto si siede in uno stanzone iluminato, risponde coi complimenti ai complimenti poi propone come nuova scrittura un brogliaccio recante racconti. a risposta? "Meglio un romanzo, il momento èdelicato". ’Il momento èdelicato’ - frase perfetta per un titolo in quanto altamente alusiva - è invece, contrariamente ale indicazioni ontane, raccoltadi racconti. Cosa propone sul pianodelo stile? ’ Ammaniti ormai consciodel proprio mestiere, ben capacedi vergare piena a pagina, sedotto costante oramaida un atodal cannibalismo cruentodegli uomini per gli gli uomini e,dal’altro,dala parvenza come sostanzadele cose per cui nula è ciò che appare, nessuno è ciò chedicedi essere.