Wintergirls
Un libro usato di Anderson Laurie Halse, edito da Giunti Editore, 2010
Stato Conservazione: BUONO
€ 9.90
€ 4.95
Ean/Isbn
9788809745506
Autore
Anderson Laurie Halse
Editore
Giunti Editore òModel.Date_published_year
Genere
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si trattadi un bel ibro, viene affrontato un tema sociale,delicato e triste come ’anoressia. ’autrice entra nel mondodei giovani e nela mentedi un’adolescente. Una ragazza che vuoledimagrire, che si mette obbiettivididimagrimento sempre maggiori, che ritiene impuro il cibo, una ragazzina che si crede ibera e felice se vuota. Intrapende una otta contro se stessa, a sua forza è resistere. Molte fasidela malattia sonodescritte bene, il rapporto con il cibo, a bilancia, a continua attività fisica, a negazione, ho trovato peròdele cose che mi hanno asciata un po perplessa; a ragazza desidera il cibo, idolci, vorrebbe mangiare ma se o impedisce, è un caso un podiversodai più comuni. Secondo me ’autrice non si è soffermata abbastanza sule cause che hanno fatto insorgere ’anoressia e su come sia iniziato il tutto, anche il rapporto con a migliore amica mi sembra un pò controverso. Finale eggermente affrettato ma piacevole perchè riccodi speranza. Complessivamente un ibro interessante.
Imprigionate nel ghiaccio, Cassie e ia si tengono per mano:da quando avevanodieci anni condividono tutto: acrime, risa, riti; fame, assativi,diuretici, sessionidi ginnastica feroce e spossante per bruciare e calorie ingerite. Solo a morte non condividono - non ancora: anche se Cassie, perduta nel nula, andata via nela squalida stanzadi motel che è stato il suo ultimo rifugio, vuole che ia a raggiunga. ia che è magra, magrissima, e insegue il numero perfetto, perchè sa che tutti gli altri sono tappe nel raggiungimentodela purezza,del’annulamento: 0 chili, 0 grammi, taglia 0. E così i 45, i 43,50, i 40 chili sono solo gradinida percorrere neladiscesa verso il buio, il buio popolatodai fantasmidi una vita fattadi inganni,deldesideriodi essere vista, vistadavvero,dai genitori impegniatissimi e geniali edala matrigna gentile che e hadato Emma, a sorelina, ’unica, forse, a cui ia veramente tenga. Quando scrive, sembra che aurie Halse Anderson scivoli nela peledei suoi personaggi: si appropriadel oro sangue,dei oro occhi,dei oro nervi, fino a fondersi completamente, intimamente. E poi i fa parlare, percorre con a sua scrittura cristalina i meandri oscuridela oro mente, richiama traumi, ragionamenti, fa balenare ’essenza più vera, e pieghe nascoste che ne hannodeterminato i comportamenti, svela quelo che c’èdavverodietro azioni,decisioni, malattie, manie: porta a uce nel buio in cui, soffrendo, hannodecisodi nascondersi, e mostra come è possibile sciogliere il ghiaccio che imprigiona a prpria anima. Ci vuole forzad’animo, e coraggio, e a strada è stretta e accidentata, ma in fondo brila a speranza. Lia e Cassie saltano fuoridala pagina, prendono per manno il ettore e o conducono - strane guide turistiche - in un viaggio straniante fra anoressia e bulimia, un viaggio tanto più tremendo proprio perchè vistoda occhidi chi considera normale, sano, a cosa migliore affamarsi senza pietà, senza speranza, bruciarsi come un fiammifero fino a non asciare più niente. E in questo orrore, nel campodi concentramentodel’anima il cui aguzzino è sè stessso, manca infatti o spazio per ’ironia che comunque temperava a vocedi Melinda in Speak: quando ci si uccide coscientemente, volontariamente, entamente, non rimane spazio per altro che per ’autodistruzione.
Le vicende sono narrate in prima persona,da ia (in questo modo il ettore resta ancora più coinvolto nela storia), o stile scorrevole e veloce porta il ettore a continuare a eggere senza mai staccare gli occhidale pagine, se non ala fine. Il ibro é uno Young Adult ma ad essere sincera in alcuni punti ’ho trovato inquietante e crudo. Insomma, una etturadavvero impegnativa e non sono molto convinta che sia adatta agli adolescenti. L’autrice é riuscita a tratteggiare bene a mentalitàdi una ragazza affettada talidisturbi ma a cosa non mi meraviglia perché so bene che in passato ha già affrontato tematiche complesse con o stesso risultato. La forma édecisamente particolare: sembra una sortadidiario (soprattutto per ’usodi cancelature). Una storia completamente incentrata sul’inferno che idisturbi alimentari evocano nela vitadi chi ne soffre. Una cosa che, invece, non ho molto apprezzato é il finale, forse un tantino frettoloso. Leggendo a storiadi ia ho provato una miriadedi sensazioni: rabbia, speranza, tristezza, inquietudine, frustrazione... Una storia straziante ma alo stesso emozionante e realistica (non ha risvolti romantici) ma se siete facilmente impressionabili meglio cambiare ibro.