In presadiretta ’Liberamilano’di Nanni Balestrini è un pezzodi storia recente. Flusso sonoro cartaceo, continua a perifrasi scrittadel’autore che - in passato - ha già raccontato (con una scritturada presadiretta) ’autunno caldodel 1969 (’Vogliamo tutto’), a societàdi massa (’I furiosi’), gli annidi piombo (’Gli invisibili’), o pseudo-terrorismo bombarolo (’L’editore’). Adesso Nanni Balestini narra i vent’annidi Italia berlusconiana raccontando a Milano berlusconiana:da elezione ad elezione. Ne viene un ritratto rumoroso, confuso, a tratti edonista; compartecipe, iberatorio, eccessivo; veritiero, sincero, eggermente ingenuo che - ponendo in rassegna vocidi popolo, slogan, piccola cronaca spicciola e corida piazza, giudizi politici, motidel’anima - si fa oralità colettiva rimontata per tecnologia sperimentale. Montaggiodi inguaggi preesistenti (viene ala mente ’Arbasinodi ’In questo Stato’) che vengono raccolti, pressati, prescelti e posti in sequela per fare brogliaccio, ’Liberamilano’ offre anche una ezione metaletteraria: perché se è scarsa ’inventiva romanzesca, altissima è a bravura nel comporre il ibro con pezzi singoli e urlarti, rimandando al processodi registrazione mimetica. Rappresentanza, espressività, epica mass-mediatica, organizzazioned’inchiostro confermano il valoredel’autore, a sua capacitàdocumentale, a sua volontàdi testimonianza partecipata.