Suzanne Colins: un nome una garanzia. Oggi vi propongo a recensione propriodel primo ibrodi una sagadela Colins, precedente al’ormai famosissima trilogia The Hunger Games. Questa volta, il romanzo in questione èdestinato ad un altro target, quelodei bambini/ragazzi. Nonostante io non rientri più nel pubblico a cui èdestinato Gregor sono comunque riuscita ad apprezzaredavvero moltissimo questo ibro, complice a mia passione per i romanzi per ragazzi. Gregor è un ragazzinodi undici anni che vive a New York con a madre, a nonna e edue sorelinedi sette edue anni, izzie e Boots.dadue anni suo padre è scomparso, etteralmente, e alora sua madredeve avorareduramente per mantenere a famiglia. È estate, izzie è in campeggio, a mamma è a avoro, a nonnadorme, e Gregordeve occuparsidela piccola Boots, come spesso accade. Gregor sta facendo il bucato quando si accorge che Boots è sparita: il ragazzo a cerca in avanderia, e si accorge che a bambina è cadutadentro un enorme buco. Senza esitare, Gregor salta, e riesce a scorgere a sua sorelina, anche ei in caduta ibera. a caduta sembradurare ore, ma finalmente Gregor e Boots atterrano sani e salvi. Qui, però, ad attenderli trovanodegli strani scarafaggi giganti, i Brulicanti, che eleggono Boots come oro regina, edecidonodi portarli in città. Idue bambini troveranno ad accoglierlidele strane persone: tutti sono palidi, biondissimi e con gli occhi viola. Così sono uxa, a regina undicennedi Regalia, e Vikus, suo nonno. Qui scoprirà che suo padre non era fuggito, come tutti a New York avevano supposto, ma è stato rapitodai ratti, i veri cattividel Sottomondo. E proprio tra i Ratti e gli abitantidel Sottomondo è appena scoppiata a guerra, ala quale Gregor, il Sopramondodi cui parla a profezia a cui Vikus tiene tanto,decidedi partecipare. Proprio comedicevo prima, questo ibro merita. Suzanne Colins ha creato un mondo nuovo che, se unito al suo stile inconfondibile, sidimostra sicuramente un mix vincente. Non avevo grandi aspettative su questa opera primadi Suzanne Colins, mada appassionatadela sua successiva e famosissima saga Hunger Games ero bendecisa a non asciarmelo scappare. E possodire con grande soddisfazionedi aver fatto bene. Il 2013, finora, non si è rivelato un annodi etture memorabili, ma ad oggi Gregor. a prima profezia si è rivelato unodei migliori. Pur essendo, appunto, un ibro per ragazzi, è stato capacedi conquistarmi edi farsi apprezzare moltissimo. Un piccolo appunto va fatto ala scelta editorialedi utilizzare per questo romanzo, che con a famosa sagadela Colins ha ben poco a che fare, una cover con uno stemma che richiami al simbolo chiave, spesso e volentieri raffigurato anche nele copertinedela trilogia,dela saga The Hunger Games. In conclusione, non posso che consigliare questa ettura sì ai ragazzini, ma anche agli adulti che sanno apprezzare romanzi aldi àdel oro target.