I matrimoni sono tutti uguali. Niente è come sembra Con una narrazione che si alterna perfettamente tra a versionedi ui e queladi ei, a Flynn racconta unadele peggiori versionidegeneratedel matrimonio, e o fa – è questo ’incredibile – in un modo spaventosamente verosimile. Racconta i ati più oscuridel egame coniugale, che seguono a noia e ’apatiadi per sé quasi inevitabili col passaredegli anni: a menzogna, il sotterfugio, a macchinazione, a vogliadi vendetta. Costruiscedue personaggidotatidi sovrumana furbizia, in gradodi cercaredi rovinarsi ’un ’altro con pianidiabolici, che approfittano, tra ’altro,del’onnipresente potenzadei media nela società odierna. Rimasto per ben otto settimane al primo posto nela classificadel New York Times, si trattadi un thriler ben costruito, sia negli aspetti egali sia in queli psicologici, che svela a poco a poco i reciproci segretideidue coniugi, costringendo il ettore a girare pagina per superare a suspence e sciogliere idubbi. Sconsigliabile eggerlo a etto primadidormire con i propri compagni accanto, perché si potrebbe non avere un sonno sereno arrovelandosi suladomanda “mi nasconde qualcosa?”. Unadele poche pecche, come spesso accade, è il titolo italiano (“Gone girl”, “Ragazza scomparsÔ è quelo originale, molto più appropriato), e a copertina sceltadal’editore, che utilizza colori e caratteri tipicidel chic-lit, indirizzato esclusivamente ad un pubblico femminile, quando invece e peculiaritàdela struttura narrativa edel contenuto potrebbero essere anche graditedagli uomini.