Anni Ottanta:davanti al’Hotel Panama, spartiacque tra i quartieri cinese e giapponesedi Seattle, si è accalcata una foladi curiosi: sono stati rinvenutidei bauli appartenenti ai giapponesi sfolatidurante a seconda guerra mondiale. “Un cuore perduto, ma maidimenticato” potrebbe essere àdentro. I ricordidei primi anni Quaranta affiorano spontanei in Henry, americanodi origine cinese… Nel grigioredela scuola media Rainer, arrivò Keiko, una ragazzina giapponese, edopo una settimana erano già affiatati. Al “Black Elks” ascoltare per a prima volta un’orchestra jazzdal vivo fu emozionante, a musica sembrava “un treno che sfrecciava a tutta birrÔ; per poter entraredovettero comprare indrogheria ’estrattodi zenzero giamaicano con cui nel ocale avrebberodistilato il iquore. Purtroppo gli ordini esecutivi incombevano per i giapponesi ed Henry e Keiko furono costretti a separarsi… Ma idue non si arresero, anche sedovettero scontrarsi con qualcosadi più grandedi oro: a guerra che i sovrastava. o stile è elegante, con un inguaggio ricco e molto appropriato. E’ una storia toccante, coinvolgente, in cui i ricordi prendono vitadopo piùdi quarant’anni perché travalicano il tempo.