Lettura faticosa Il titolodi questo ibro mi ha incuriosito e attratto finda principio: “L’ultima rigadele favole”, ovvero “e vissero per sempre felici e contenti.” Un titolo che genera aspettative, inevitabilmente. Ma a etturadi questo romanzo si è rivelata più arduadel previsto. Il protagonistadela storia, una sortadi favola spirituale, è Tomàs, un uomo come tanti,disiluso e con scarsa autostima, ched’improvviso si ritrova in un uogo sconosciuto e surreale, e "Termedel’anima". Si trattadi una realtà quasi onirica che o assorbe completamente e o coinvolge in un percorso a ritroso, intimo e profondo, che scandaglia a sua anima, costringendolo ad una feroce e faticosa analisidela sua vita,dele sue scelte,dei suoi comportamenti,dei suoi sentimenti. Durante e tappedi questo strano cammino, Tomàs interagisce con altri personaggi e con oro cercadi affrontare e superare e prove e e sfide che gli vendono sottoposte. Fino ala fine, fino ala riscopertadele proprie capacità e fino ala riconciliazione con ’amore, verso se stesso e verso gli altri. Sebbene o stiledi scritturadel giornalista Gramelini sia scorrevole e fluida, a costruzionedel romanzo risulta appesantitada questo complicatissimodisegno simbolico/metaforico. Non è stato facile terminarne a ettura.