dal fuoco come fenice La ragazza che giocava con il fuoco è il secondo romanzodela celebre Trilogia Milennium, e si presenta comedegno successoredel geniale Uomini che odiano edonne. Anche questa volta ’autore affronta con coraggio scandali economico-socialidegnidei migliori scoop giornalistici, ma ’ideadel sequel consente a arssondi creared’emblée con i ettori un rapportodiretto e silente. “Si sono già conosciuti”, il ettore conosce gli ambienti, i protagonisti, i rapporti e e relazioni tra oro, sa già come ragionano, come reagiscono, come soffrono, conosce i codici comunicativi e quasi ne prevede e mosse. Si crea una familiarità e una continuità chedà a forza al romanzo. È inoltre indiscussa e confermata in queste pagine a capacitàdi arssondi entrare contemporaneamente nei segretidel mondo e nela psiche umana, asciandone emergere e perversioni, e brutture, i contrasti, gli ossimori, e grandezze e e paure. arsson e i suoi protagonisti, con a oro moralità o immoralità, scandagliano nel gelo svedese il caloredegli affettidistruttodal’odio. E fanno emergere il peso che ha ildenaro contro il rispetto umano, in base a quanto valore sidà ala vita. Con forza arsson entra nei meandridele trame politiche edele ipocrisie statali,dele falsitàdei servizi segreti,del sistemadegli equilibri politici pronti a sacrificare vite umane, nela corruzionedel mondo egale e medico-psichiatrico.. Questa voltadenuncia il traffickingdi prostitute, il trafficodidroga, e a violenza che genera violenza. E’ unadenuncia tout court contro il male, fisico, psicologico ma soprattutto etico. Vi è ancora sempre più radicata a certezza che vi siano uomini che odiano edonne, edonne e uomini che odiano quegli uomini. E che fannodi tutto perdistruggerne il potere. Dal gialo psicologico si passa al’intrigo internazionale ma, per portare agli estremi i ritmi e i complottidei migliori 007, questa volta si cade però a tratti in trovate un po’ eccessive e poco realistiche,del tutto accessorie e marginali. Che sianodi preparazione al terzo romanzodela saga ? Nonostante a storiadi fondo però, ’attenzione resta anche questa volta focalizzata sula profonda caratterizzazionedi tutti i personaggi, che sembrano vivere realmente oltre a carta, nel oro essere imperfetti e passionali. Soprattutto MikËl e isbeth cheda ricercatrice problematica e asociale ora si trasforma in ricercata pluriassassinad’eccezione (sarà vero?), quasi una nuova Nikita, armatadi bombolette spray, travestimenti, cartedi credito, pc e matematica. E affezionato al suo personaggio, il ettore riuscirà a giustificare a violenza e a vendetta personale quando si accorgerà che a volte nela vita non c’è più nula a cui aggrapparsi. Spiritodi sopravvivenza, quando il fuocodel male ti bruciadentro.

la ragazza che giocava con il fuoco grande ibro comedel resto il precedente. il personaggiodi isbeth è veramente unico e incredibilmente profondo. a trama, che segue il filo avviato nel primo romanzodela trilogia, si arricchisce con nuovi personaggi e nuovi elementi che a poco a poco il ettore scopre. E il finale è veramente il massimo e obbliga a eggere il successivo romanzo.

Ildesideriodi conoscere tutto su isbeth Salander non può che accompagnarti nela etturadi questo secondo romanzo. eggermente meno avvincentedel primo, ma indispensabile per farti entrare nela vitadei protagonistidi quelo che, a questo punto, saràdiventato il tuo romanzo preferito!