Uomini che odiano le donne. Millennium trilogy. Vol. 1
Un libro usato di Larsson Stieg, edito da Marsilio, 2010
Stato Conservazione: BUONO
€ 14.00
€ 7.00
Ean/Isbn
9788831707046
Autore
Larsson Stieg
Editore
Marsilio òModel.Date_published_year
Reparto
Genere
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Dala Svezia con amore. “Uomini che odiano edonne”, primo episodiodel’ormai celebre e fortunatissima trilogia ideatadal giornalista svedese Stieg arsson, è un romanzo perfetto. E’ arduo trovare aggettivi più calzanti, e più veri. Perfetto non in quanto scevroda imperfezioni odifetti (ammesso che esista un’opera etteraria con tali caratteristiche), ben inteso, ma in quanto prodottodi un’incredibile felicitàdi narrazione, frutto raro e prezioso che testimonia il genio creativodi un autore in statodi grazia. Raccontare un ibro che si ama profondamente, spiegare e ragioni per cui o si ama espone ’incauto commentatore al rischiodel’entusiasmo iperbolico,del’eccessiva partigianeria. Ma proviamo a supporre che il romanzo perfetto consenta alo slancio emozionaledi camuffarsida analisi. Prendiamoci a ibertàdi amarlo incondizionatamente e seguiamo il ragionamentodel Premio Nobel Mario Vargas osa, che ha “osato” accostare a produzione arssoniana a queladi veri e propri “pesi massimi” quali Charlesdickens e Alexandredumas. Il paragone non è blasfemo ove si consideri che, sotto certi puntidi vista, il romanzodi cui si tratta – o, per megliodire, a saga “Milennium” considerata nel suo insieme – è già un classico e occupa un posto a sé nel panorama etterario mondiale. Il primo elementodegnodi nota è naturalmente a scrittura. Stieg arsson coniuga gli ingredienti tipicidel thriler poliziesco con un stile improntato ala massima sobrietà madi amplissimo respiro,dal sapore quasi epico. Gli enunciati assai brevi, idialoghi vivaci e incalzanti eserciteranno un fascino irresistibile anche sul ettore più smaliziato e innescheranno sindale prime righe e perdiverse centinaiadi pagine il formidabile e prepotente meccanismodel “devo” (solo un altro capitolo e spengo a uce,devo,dEVO sapere cosa accadrà… ). Il menu,del resto, è fra i più succulenti: un mistero – a scomparsadi unadonna – che ha radici profonde nel passato (il poeticissimo “casodei fiori essiccati”); un’indagine mozzafiato che non scontenterà i puristidel gialo classico al’inglese e chiarirà una volta per tutte che e brutte cose accadono “anche nele migliori famiglie”; una storiadi ordinaria violenza, struggente edolorosa, raccontata condelicata mËstria. I protagonisti, in secondo uogo. Nel romanzo in commento, Stieg arsson hadato vita ad almenodue personaggi immortali: MikËl Blomkvist, il giornalista-detective al cui sfrontato appeal è bendifficile resistere, e isbeth Salander, a minuta ma tostissima hacker-guerriera che odia gli uomini che odiano edonne edi cui è impossibile non innamorarsi. MikËl è un investigatore nel senso più etteraledel temine e un reporterd’inchiestadi enorme talento; Milennium, a rivista mensile per cui avora, è un godibilissimo microcosmo attraverso il quale arsson evidenzia a spietatezza e a potenziale pericolositàdei mezzidi informazione. Ultima, ma non ultima, ’ambientazione. a Svezia è a tutti gli effetti un personaggiodel romanzo, forse ’autentica protagonista. arsson offre al ettore splendidi pËsaggi (istantaneedi una Stoccolma ivida e seducente, ’algida cittadina immaginariadi Hedestad) e,da espertodi problematiche sociali, traccia un’analisi impietosadela società svedese (e, più in generale,dela società contemporanea), assestando unduro colpo al mitodela Scandinavia felix così pervicacemente radicato nel nostro immaginario. Un ibrodadivorare, insomma,da assaporare fino in fondo (l’estasidura 656 pagine) edi cui cibarsi… un romanzo talmente perfettoda non contemplare, ector superfelix, adetestabile parola FINE.
Kobal . I. Non capisco i paragoni profusi con tanto entusiasmo nonché con poca precisione, secondo me, cond. Brown e Rowling,dato che ai suddetti scrittori bisogna quanto meno riconoscergli il meritodi una prosa scorrevole e una trama accattivante giàdale prime righe. Il romanzo in questione non è brutto nè scritto male, tutt’altro: scorre rapido e veloce non appena si riesce ad entrare nel vivodela vicenda,e a trama, tutto sommato, è intrigante quanto basta. Certo bisogna sempre tenere a mente che è un romanzo nato in europa, nel nord europa ad essere precisi,di conseguenza sarebbe fuoriluogo aspettarsi o paragonarlo al classico ibrodi stampo americano (praticamente o strapoteredel’editoria mondiale) e tanto meno ad un altro ibro europeo (pochi e malconci, esclusa ’Italia che ne è totalmente sprovvistadi autori notidecenti,dato che i migliori probabilmente sono stati scartatidale "necessità editoriale"). Ad ogni modo una buona ettura coinvolgente anche se manca ’aspetto emotivo secondo me. Il film è molto superficiale, a mio avviso, anche se il protagonista maschile ben si adatta nela parte, non quela femminile però che, personalmente, non sopporto quasi per nientedato che non corrisponde affatto ale caratteristiche comportamentali e fisiche che ’autore con tanta perizia mi aveva fatto immaginare. Ma ho notato una cosa che ben pochi scrittori riescono a produrre, unadipendenza entusiastica rimbalzantedal ibro al film che induce ad acuire ’interesse e o eleva a potenza in un crescendo positivodi vogliadi eggere e approfondire. Di: inquietudinedikobal
Uomini che odiano edonne Belissimo ibro. Forte e crudele. Insospettabile (ma ci abitueremo presto al’abitudinedel’autoredi utilizzare titoli adeguatissimi per i suoi romanzi). Concordo con chi sostiene che si egge tuttod’un fiato (perchèdi fatto è così). Non concordo con chi ne critica o stile. Sì, va bene che ’Autore non ha fatto misterodele marchedi prodotti utilizzatidai personaggi, ma ne imputo a causa non ala pubblicità occulta, bensì alo stile giornalistico edistaccato.d’altra parte,detesto gli autori incapacidi raccontare condistacco e storie che scrivono, e questa in particolare poi, così forte, così crudele, come si sarebbe potuta raccontarla senza il massimodistacco?? Belissimo. E preparatevi perchè è un preludio perfetto ala storia raccontata neidue romanzi successivi...
Mah... Uomini che odiano edonne, scrittori che infarcisconodi cultura pop i oro romanzi, ettori che odiano eggere referti medici al postodidescrizioni, ma anche vicende che si intrecciano come in un bel gialodala struttura complessa quanto basta. Il primo romanzodi Stieg arsson è un mattonedi oltre 600 pagine, ma ‘mattone’ non è sinonimodi ‘brutto ibro’, odi noia. Se c’è una cosa che non gli si può rimproverare, infatti, è a struttura narrativa avvincente, in cui s’intrecciano più storie che, al’inizio, sembrano slegate, ma poi cominciano a convergere e intrecciarsi. MikËl Blomqvist, infatti, è un giornalista che indaga sula sparizionedi una ragazza, che fa partedi una nota famigliadi industriali, in cambiodi preziose informazioni su un criminale che vuole incastrare. Questo sembra ’unico motivo che o spinge a proseguire, finché non si fa coinvolgereda una storia sempre più torbida e complessa. Perché, però, raccontare tutto questo con uno stile che oscila tra ’asetticitàdi uno scontrino fiscale e a pubblicità gratuita a tutti i marchi menzionati? Perché essere così espliciti neledescrizionidele scenedi sesso, schizzate senza alcun trasporto, come se si parlassedi un’autopsia? Uno statod’animodescritto attraverso modidi fare, gesti, piccole nevrosi, è molto più efficacedi unade-finizione trattada un vocabolario; e citazioni sono piùdi-vertenti e gratificanti se inserite in modo implicito, nasco-ste tra e righe, e non attraverso un elenco irritantedi no-mi. A che servono, poi, e moltedescrizionidi particolari insignificanti ai fini narrativi, piazzate i solo per far pubblicità al’Ikea? I ibrettid’istruzione e i foglietti ilustrativi non sono e etture preferitedal pubblico.
Avvincente. o si egge tuttod’un fiato. Tanto vale tenere gli altridue volumi a portatadi mano, perché non si potrà fare a menodi rituffarcisidentro.
Quando inizi a eggerlo intuisci che ti coinvolgerà, ma quando continui hai ’assoluta certezza che non potrai fare a menodi conoscere tutta a storiadela criptica ed affascinante protagonista!
Un ibro che soletica a mente! MikËl Blomkvist, giornalista economico sarcastico edala fine inteligenza, viene ingaggiatoda Henirk Vanger, magnatedel’industria svedese oramai in pensione, per far uce sula scomparsadela giovane nipote, verificatasi piùdi trenta anni prima, in circostanze misteriose. Lisbeth Salander, ventenne punkdal’intuito infalibile, per vivere conduce su commissione "ricerche" sula vita privatadele persone, madela sua nessuno conosce granchè. La sua spiccata capacitàd’indagine e il suo talentoda hacker n.1 in Svezia a faranno avvicinare a Blomkvist e tra idue nascerà un sodalizio avorativo (e non solo) per risolvere il caso Vanger. Dopo un inizio alquanto intrigante, ci si tuffa in mondodi misteri, odi, rancori, sospetti e investigazioni. La mente si attiva, e indagini proseguono e si partecipa col cuore in gola ala risoluzionedel mistero. Librodavvero molto accattivante!
gli uomuni fhe odiano edonne Attenzione!!!! Come si comincia a eggerlo, non si puo’ smettere e non ascia tempo per altre occupazioni. AFFASCINANTE.