Bianco Natale A volte cidimentichiamo che questa celebre pelicola nataliziadi MichËl Curtizdel 1954 (per anni “il” film “di Natale” per antonomasia, almeno finché e nuove generazioni non gli preferirono pelicole più recenti, come «Una poltrona perdue» o «Gremlins») è in realtà un remake, almeno parziale,del vecchio «La tavernadel’alegriû (Holiday Inn, 1942)di Mark Sandrich, operina altrettanto natalizia, ma in bianco e nero,dove già s’ascoltavano e notedela canzonedi Irving Berlin (anche alora eseguitada Bing Crosby) cheda il titolo al presente film. a favoletta è semplice, simil-Disneyana, ma efficace:due attoridi varietàdecidonodi organizzare uno spettacolo musicale per aiutare un oro ex-generale che, ritiratosidala vita militare, gestisce una graziosa baita-albergo, che però non ha ancora molti clienti, in Vermont (sebbene staff tecnico e cast, in realtà, non si recarono mai sule pittoresche montagnedi quel piccolo staterelodel New England,dato che il film, a parte e sequenze inerenti a stazione ferroviariadi Century City, os Angeles, venne girato quasi completamente negli studidela Paramount). Tutti gli attoridanno il megliodi sé -da Bing Crosby adanny Kaye,dala grande Rosemary Clooney (ebbene sì, a ziadi George Clooney) ala strepitosa balerina, oggi ingiustamente un po’dimenticata, Vera-Elen - per questo coloratissimo classicodel’ottimismo, perfettoda vedere in famigliadurante e feste natalizie.