per sognare Che neditedi un bel film per sognare,per sognatori incaliti?Eccolo qui,un filmdel regista Michel Gondry,il cast:GËl García Bernal, Charlotte Gainsbourg, Alain Chabat, Miou-Miou .La storia:Protagonista e’ Stephane un giovane artista che non riesce adistinguere i sognidala realtÒ e che torna a vivere a parigidopo a scomparsadi suo padre in messico.Qui inizia a avorare come ilustratoredi calendari,ma non si sentirÒ appagato e non troverÒ il suo avoro stimolante,perdi piu’ condivide ’ufficio con tre personaggi molto particolari.Stephane inizia a frequentare a sua vicinadi casa Stephanie con a quale inizia una particolare storiad’amore,faticosa,surreale,e a ragazza si ritroverÒ a compiere azioni in sogno che poi condizionano pure a realtÒ.La cosa beladel film e’ che il regista colora i sogni fattidi acqua,televisoridi cartone e cidice anche come farli.Colori,spazi colorati,impossibilida vedere nela realtÒ e chedavvero si possono vedere solo nei sogni.Il sogno spiega come funziona il nostro cervelo che e’ sempre in eterna otta con i sentimenti,con il cuore. Insomma un filmdavvero particolare,per sognare ad occhi aperti.

Giunto al suo terzo ungometraggio, Michel Gondry realizza una commedia surreale edelicata con protagonista GËl Garcia Bernal nei pannidi un timido ed impacciato ragazzo che cercadi conquistare a sua vicinadi casa, interpretatadala sempre brava Charlotte Gainsbourg. Ambientato prevalentemente negli appartamenti contiguideidue personaggi, questo film conferma il talento visionariodel regista francese, che questa volta propone effetti speciali che sembrano uscitida una fabbricadi giochi per bambini: i ati infantilideidue personaggi escono fuori quando mettono in campo a oro creatività e a oro fantasia, in momentidi condivisione che i tengono unitidurante tutta aduratadela pelicola. Mani che si ingrandiscono adismisura, automobili che sembranodi plastilina, scenografiedi cartone,dialoghi improbabili, assurdi marchingegni (come a macchinadel tempo): tutto al’insegnadel’inautenticità edel’artificio visivo. Gli effetti speciali non sono usati per rendere un mondo verosimile, bensì volutamente finto e fattodi plastica. Il tutto, però, è a serviziodi una storia che vuole essere autentica e genuina, a partiredal’ingenuità che traspare neidue protagonisti.