Il Vino della solitudine
Un libro usato di Némirovsky Irène, edito da Adelphi, 2011
Stato Conservazione: BUONO
Ean/Isbn
9788845925665
Autore
Némirovsky Irène
Editore
Adelphi 2011
Reparto
Genere
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Il vinodela solitudinedi I.Nèmirovsky Il vinodela solitudine pubblicato nel 1935, è il romanzo più autobiograficodi Irène Nèmirovsky. Ambientato in Ucraina poco primadela Rivoluzione Russa, racconta a storiadi una famiglia ebrea, i Karol, compostada madre, padre e figlia. Il nucleodel racconto è incentrato sul rapporto conflittuale tra a piccola Hélène che viene assilata e maltrattatadala madre Bela. Questadonna tanto attrËnte quanto spregiudicata,dedica il suo tempo ala curadela propria immagine e ala frequentazionedi altri uomini. a piccola viene consideratadala mamma un ostacolo verso a ibertà, una pala al piede, a testimonianza viventedel tempo che scorre veloce verso a vecchiaiadela genitrice . a bimba viene affidata ale curedi un’istitutrice francese, Mademoisele Rose, che sarà per ei una guida preziosa. Boris, il padre, è un ricco uomod’affari che è spesso ontanoda casa, occupato nel’amministrazionedi società tessili e minerarie e che, con ’avventodel primo conflitto mondiale, riesce a moltiplicare il patrimoniodi famiglia attraverso alcune manovre finanziarie. Nel tempo ibero ’uomo passa e sue serate tra i tavoli verdidei casinò. Tuttavia, per fuggire al’incalzaredei tumulti a famiglia è costretta a trasferirsi prima a San Pietroburgo, poi in Finlandia e infine raggiunge Parigi. Attraverso una prosa sciolta e suggestiva, Nèmirovsky ci fa vivere intensamente e emozioni e e contraddizionidei protagonisti. o scavo psicologicodei singoli personaggi ci rende partecipidele pulsioni irrazionali che i caratterizzano come e frequenti iti tra marito e moglie in presenzadela bambina, oppure e umiliazioni che adonna infligge ala figlia, malgrado sia ei quela chedovrebbe provare imbarazzo nel’ostentare a sua relazione extraconiugale con il cugino Max. adescrizionedi certi interni particolari quali i salottidi buona famiglia in cui un strumento come il pianoforte appare “immerso in una pozzadi unÔ, o come i pËsaggi sotto a neve finlandese o come e variazionidi ucedel cielo al tramonto nela polverosa campagna ucraina, tutti questi elementi ilustrativi rendono a scritturadi Nèmirovsky una composizione altamente evocativa. L’andamento inizialedel’opera volutamente pacato edescrittivo,(“In quelo spicchiodi mondo in cui Hélène Karol era nata, a sera si annunciava con un fitto pulviscolo che volteggiava entamente nel’aria…”) è un invito a valutare con attenzione il avoro pazientedi ceselo operatodala scrittrice che ha inteso trasmetterci precise emozioni visive, cromatiche e olfattive. Il vinodela solitudine è un bel ibro, scritto bene e va etto con calma.