Sabato sera, domenica mattina
Un libro usato di Sillitoe Alan, edito da Minimum Fax, 2010
Stato Conservazione: NUOVO
Sabato sera, domenica mattina di Alan Sillitoe Editore: Minimum Fax Collana: Minimum classics Traduttore: Bossi F. Data di Pubblicazione: 22 ottobre 2010 EAN: 9788875212742 ISBN: 8875212740 Pagine: 307 Formato: brossura Trama del libro Beve. Mente.Tradisce. S`infuria. Picchia. Si mette nei guai e prova a uscirne: così Diego De Silva nella sua prefazione descrive Arthur Seaton, l`indimenticabile protagonista di questo romanzo. Arthur ha ventidue anni e un posto di lavoro sicuro in una fabbrica di Nottingham; la società sembra aver già stabilito il suo destino la catena di montaggio.il servizio militare, e poi il matrimonio, i figli e una vita rispettabile che somiglia troppo a quella dei borghesi da lui tanto odiati. Ma Arthur proprio non ci sta. La sua ricetta per la felicità è un`altra, ben più movimentata; e dovrà fare a pugni molte volte, bere un bel po` di birra e portarsi a letto una donna sposata di troppo, prima di capire se gli ingredienti sono quelli giusti...
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Working class "hero" Il protagonistadi “Sabato sera,domenica mattinÔ è un ragazzo inglese poco più che ventenne, appartenente ala working class, che non nasconde il suo essere semplicemente così com’è. avora sodo, ma alo stesso tempo gli piace anche bere e farsela con edonne sposate. Prende a vita con fare spavaldo e spesso saputelo, senza però aver pauradi affrontare e conseguenzedele propriedecisioni, anche se scelerate. Fino a quando qualcosa, o meglio sarebbedire qualcuno, forse gli capire, e cambierà a sua esistenza. Alan Silitoe è molto bravo, odoradi classico findale prime battute, e mi è piaciuto seppur con qualche riserva. Ad esempio: seda un certo puntodi vista è riuscito adescrivere benissimo a “vitadi fabbricÔ,dal’altro mi sembra che nelo sguardo “panoramico” sul’epoca storica e sociale manchi qualcosa. O ancora, il passaggioda “Sabato serÔ a “Domenica mattinÔ è una vera è propria “impennatÔ, si rimane quasi a bocca a aperta per o stupore, ma forse è fin troppo brusca.