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Le benevole aggiunto a carrello

Le benevole

LIBRO usato di Littell Jonathan, edito da Einaudi 2007

Le benevole


Un libro usato di Littell Jonathan, edito da Einaudi, 2007
Stato Conservazione: NUOVO
€ 24.00 € 14.00
libro usato venduto da: gattopigu
(Inserzione valida fino al 01/01/2025)

Ean/Isbn
9788806187316
Autore
Littell Jonathan
Editore
Einaudi 2007
Reparto
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10/10
orlok (28/09/2011)

L’autore si saràdocumentato per anni sui uoghidel’Est Europa e sui resocontidegli eccididei nazisti per stendere un avoro così accurato e odevole. e finte memoriedi Max Aue ripercorrono a guerradal’invasionedel’URSS fino al ’45, il protagonista narra in prima persona e sue vicende personali, a sua omosessualità, gli orroridei massacri compiuti in Ucraina e in Russia, tutto attraverso il puntodi vista crudo, fedele e crudeledel’ufficiale SS che mescola i fatti ale sue riflessionidi natura filosofica e sociale, rimbalzando continuamente il ettore con a questione: voi, al posto mio, cosa avreste fatto? Un ibrod’una belezza sconvolgente,d’una efferatezza così viva che non può non colpire il ettore, soprattutto chiama in causa ognunodi noi per quanto riguarda a responsabilità che ha il protagonista nei confrontidele uccisioni edela violenza che ui, trovandosi ì, si sente autorizzato a compiere esattamente come hanno fatto quasi tutti i nazisti. Per chi volesse una panoramica più ampia sul nazismo, sicuramenteda eggere; è un grande romanzo che affronta temi spinosi su cui si vuole troppo spesso evitaredi parlare.

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9 /10
Pia (16/09/2010)

LE BENEVOLE Belo. Belo e terribile. Seguiamo per 950 pagine un individuo colto, raffinato, capacedidigressioni sociologiche, storiche, geografiche, semiotiche, per taceredi quele musicali. Seguiamo per 950 pagine un individuo ossessivo e ossessionato, capacedi orrori indicibili, sul piano personale, e capacedi contribuire ad orrori indicibili sul pianodela storia. Seguiamo per 950 pagine Maximilien Aue che “la fa francÔ: non paga per e atroci colpedi fronte ala storia, né per quele private, altrettanto atroci. Il tutto in una alucinante “normalitÔ. Ha ragione ittel:”Vi riguarda –dice – vedrete che vi riguardÔ: provocatorio, iconoclasta, cinico, crudo, efferato, impido, a suo modo, curioso, intelettuale senza saperedi esserlo, oscuro, contorto, perverso, freddo, calcolatore, cattivo, ingrato, assolutamente amorale (ma non immorale), Maximilien potrebbe essere ognunodi noi, anche se ’orrore per quelo che un essere umano può essere ediventaredilaga, paginadopo pagina. E per questo è un ibro terribile.da eggere,dadiffondere.

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7 /10
danilo (07/09/2008)

le benevole Complesso, cosi pienodi violenze e oscenitàda averne compreso a portata solo alcuni giornidopo averlo etto. Comunque un ibrodifficile mada eggere

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7 /10
Giacomo Di Girolamo (01/01/2008)

Frateli umani, ricordate che questo è stato Frateli umani, asciate che vi racconti com’è andata. Ildoloredeldito mignolo schiacciatodale quasi mile paginedel romanzo, teso a separare foglidi appendice indispensabili: ’equiparazionedei gradi militari nela Germania nazista, e un piccolo glossario italotedesco. La curiositàdel ibro chiacchierato, a promessadi eggerlo tutto, a fatica crescentedei nomi in tedesco, a noiadi certi passaggi, ’orrore crescente. Infine, a fine. Dopo questo romanzo, come Aue, anche noi non riusciremo a guardare per molto tempo un campo senza pensare ad una fossa comune. Galeggeremo tra pezzidi corpi, feci, odori nauseabondi, come topi nele fognedela storia. “Le Benevole” è un romanzo curioso. Come è curiosa ogni cosa morbosa. E’ fruttodi un avoro impressionantedi ricostruzione e ceselatura. Aue è un “personaggio medio”, non è un eroe, anzi, è pazzo, violento, omicida, come tutto ciò che o circonda. In questo senso è un testimone perfetto, perché non ha nessun pulpitodal quale predicare. E’ acritico, amorale, assente. E’ ’alfa privativodela storiadela Germania nazista edel’Olocausto. Quelo che mancava forse, per capiredavvero a portatadela tragedia più grande nela storiadel’umanità. Peccato che questo non emerge. Perché Aue, ala fine, è un pazzo che si muove in un mondodi pazzi, e tutto sembra finire ì, come in un maledetto vortice risucchiatore. Tutto è osceno. a parola, e righe, e pagine. Oscene. Hitler, Himmler, Eichmann. Osceni. Berlino, San Pietroburgo, ’Ucraina. Osceni. e fucilazioni, e camere a gas, e fosse comuni. Osceni. Ma troppa oscenità supera il imite.diventa robada palcoscenico. Va oltre a realtà, alza il sipario.diventa rappresentazione, mito. Falsità quasi comica, come certi horror splatter, queli con il sangue finto… Ala fine ’orrore è talmente tanto che va un favore al negazionismo. Nula è esistito – sembranodire corpi mutilati edonne violentate, bambini impiccati e cerveli spappolati – solo a fantasia malatadi poche persone. Una piccola parentesidi folia. “Le benevole” è pericoloso. Pericolosissimo.davvero, va maneggiato con entezza e cura. E poi, subitodopo, ci vuole un bagno purificatore: “Shoah”, ibro e 4dvd editida Einaudi, con e interviste atroci ai superstitidelo sterminio. Tutto è esistito. Frateli umani, ricordate che questo è stato.

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