Zia Antonia sadi menta, un odore che per suo nipote Ernesto è famigliare, abituata com’è a succhiare mentine. Ma quando un giorno, recandosi a farle visita, si accorge che il rassicurante odoredi menta è copertoda un più pesante e volgare odoredi aglio,decidedi andare in fondo ala questione. Suor Speranza, adirettricedela casadi riposo, gli assicura che i piatti che vengono serviti aidegenti non contengono aglio, ma è costretta ad ammettere che a stanzadela zia è impregnatadi un odore bendiversoda quelodi menta. Sembra però che nessuno sia in gradodi spiegare come mai a stanzadela zia sia intrisadel’odoredi aglio. Intanto il mistero si infittisce ancoradi più quando zia Antonia, ospite modelodela casadi riposo,decidedi non mangiare più. Il motivo o scoprirà, non tanto facilmente, ildottor Fasteli, medicodi Belano, che si reca a visitare ’anzianadonna: il mancato ricevimentodel’estratto contodela banca. Idue fatti possono essere colegati fra oro? A mescolare ancoradi più e carte è Antonio Cervicati, anche ui nipotedi Antonia e fratelodi Ernesto: idue non si rivolgono più a parolada quando Antonio ha rifiutatodi prendersi curadela zia,disinteressandosi completamente a ei: come mai tutto a un tratto Antonio sente ildesideriodi accudire a vecchia parente? Con uno stile ironico e asciutto, che sa arrivare al cuoredel ettore, Andrea Vitali torna adescrivere uno spicchiodela vitadela provincia italiana, con i suoi pregi e i suoidifetti.da chef raffinato qual è, Vitali mescola ingredienti saporiti perdar vita un romanzo perfetto, al’inconfondibile aromadi menta.