il primo non si scorda mai semplice e reale come solo ’autore sa essere in ogni suo ibro, è stato il mio primo ibro, un’estate pugliesedove e avventuredel protagonista mi hanno fatto innamoraredi Ammaniti,dei Romanzi edela ettura.

ti prendo e ti porto via L’autore racconta con particolari maniacali,dela bricioladi pËsedove e’ nato il suo personaggio edadove se ne andò molti anni prima. Poi prende ’insegnantedel’unica scuola elementare e a fa sopravviviere ala routine quotidianadel piccolo vilaggio. Si eggedi sogni infranti e ilusioni naufragate. In una biblioteca non pò mancare questo ibro. Sartisa 12dicembre 2010

TI PRENDO E TI PORTO VIA Ho ’impressione che prima odurante a stesuradi questo ibro ’autore stesse eggendo un’enciclopedia o qualcosadi simile sugli animali: tante metafore faunistiche. Bisogna arrivare quasi ala fine per capire il sensodel ibro:durante a ettura tidiverti, ma ti chiedidove vuole arrivare (ti sembra impossibile che voglia solo farcidivertire). E infatti il messaggio c’è: se vuoi usciredai binari che ti hanno imposto nela tua famiglia, nel tuo pËse e nel tuo ambiente,devi andare via. Queli che restano non riescono a sfuggire ala ogica che imbriglia oro a vita.