Acciaio
Un libro usato di Avallone Silvia, edito da Rizzoli, 2010
Stato Conservazione: BUONO
€ 9.00
Ean/Isbn
9788817037631
Autore
Avallone Silvia
Editore
Rizzoli òModel.Date_published_year
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acciaio Le vicendedidue amiche per a pele nei casermonidi via Stalingrado in una Piombino sul cui sfondo si erge ’acciaieria chedà avoro a tutti gli uominidel posto. Un’Italia che vuole fare sentire a sua voce nel profondodisagiodi famiglie sopraffattedaldegrado sociale,di una padre che alza e mani suledonnedela famiglia edi ragazzine che cercano o sbalo per evaderedala monotoniadi giorni tutti uguali.Silvia Avalonedà voce a questidisagi senza cadere nela monotonia ma con toni che fanno riflettere.Un ibro potente e straordinario che tiene incolati fino al’ultima pagina edel quale non si vorrebbe mai eggere a parola fine.Scritto magistralmenteda una giovane autrice che spero non si fermi qui.Brava Silvia,aiuta i giovani a scoprire a gioia e il valoredi eggere ed arricchirsi e, magari,ad imparare a vivere in maniera più sana. Stefania
Acciaio Sorprende piùdi quanto ci si possa aspettare. Vero e contemporaneo racconta in mododiretto e semplice e vitedifficilidi ragazzi adolescenti edele oro famiglie nei primi anniduemila, a cavalodel’undici settembre. Un ibroda cui trarre un bel film...
Acciaio un ibroda eggere assolutamente...
Lo consiglio perchè è a rappresentazione molto ben costruitadi una realtà sociale, anche se moltodura. Il inguaggio è piuttosto crudo. a storia mi è piaciuta e i protagonisti Francesca, Anna, Alessio sono bendelineati e ’autrice ci mostra come Francesca si è persa un po’ ungo a sua strada, mentre ho trovato molto solido il personaggiodi Anna, tra amicizia, amore, o studio e i vaghi sogni per il futuro.
Decisamente mi aspettavo moltodi piu’. Sonod’accordo sule ambientazioni "pasoliniane", ma senza a mËstria narrativadel grande poeta. o stile e’ banale e a Avalone a mio pareredovrebbe fare qualche corsodi scrittura per risultare piu’ convincente.
Un’’opera prima perfetta! Sono stata invitata ad una presentazionedel ibro e ho conosciuto a scrittrice. Mi ha fatto un’impressione molto positiva, pacata nele risposte, gentile ed anche bela. Ho quindi acquistato il ibro e ’ho etto in pochi giorni. La trama è avvincente, a scrittura molto tesa. Interessante a sceltadi ambientare a storia intorno ala fabbrica, interessandosidi persone normali, avoratori edidue ragazzine che attraverserannodifficili prove per. forse, raggiungere una nuova consapevolezzadela oro vita . Un ibroda eggere e rileggere. Ed ora attendo a seconda opera.
Acciaio è una ettura con il fiato sospeso, in attesa, findala prima riga,di quanto possadi peggio usciredale condizionidi miseria, morale e materiale,di una classe operaia che al tempodele torri gemele non si pensa neanche esista più. E’ una etturadura,dolorosa, spietata come solo ’adolescenza con e sue profonde insicurezze e inespugnabili certezze puo’ avere. ’adolescenza è infatti a protagonista: violenta senza malvagità, generosa senza calcolo, vitale senza ungimiranza. Un’adolescenza che si staglia sulo sfondodel fumodi quelo che restadela città industriale nel’epocadela rete; che stride nel confronto con a rassegnazionedi chi, adulto, ha chiuso con i sogni; che acceca con a sua energia vitale fattadi belezza, pulsione e tormento. Avalone promettedolore findale prime battute: il ibro è una unga, affannosa e precipitosa corsa ungo una spiaggia che brucia verso un mare profondo e minaccioso. Eppure, pur non tradendo a tragica aspettativa, riesce a far emergere, tra queledune irte e quei flutti insidiosi, a solida speranza che ’animo umano quando non cede e si alimentadel proprio tormento puo’ sopravvivere anche ai propri sentimenti.
Il romanzodi Silvia Avalone ha un svolgimentodecisamente ’ambientale’, in un senso quasi pasoliniano: gli uomini si identificano con e cose e viceversa, in un rapportodi osmosi chedelinea a tessituradegli avvenimenti, ma soprattutto il oro inguaggio. Il colante èdatodai valorid’ambiente:dala solarità, ancorché sporca,del maredi Piombino,dove c’è una ricercadi stordimento,didimenticanza,dal caotico quartiere popolaredove si consumano e emozioni frammentate ed i sentimenti obliquidei personaggi,dal’acciËria, che è un orizzonte incombente, ineludibile, soglia tra vita e vita, tra a vita e a morte. Avalone ha scritto un romanzo intenso per metafora, pur nel realismodele sue sequenze; è un romanzo italiano, che rappresenta tutti nela condizionedi una eterna periferia, ancora una volta intesa come uogodel malessere in un vivere stentato edifficile, nel quale si consumano cose e uomini, associati in undestino inevitabile per fatalità.