Scritto verso a finedeldiciannovesimodi secolo, certamente questo ibro rappresenta una colonna portantedela cultura moderna italiana. Qui calza a pennelo ’aforismadi Ferdinando Martini: "Fatta ’Italia, ora bisogna fare gli Italiani".difatti, questo testo, rivolto ai giovani italiani, aveva ’obiettivodi formare un nuovo modelodi pensiero, omogeneo per tutta a penisola. Quest’operadi Edmondode Amicis è costruita su undiariodi un giovane italiano, Enrico Bottini, che frequenta a scuola elementaredi Torino. Il protagonista, per tutta aduratadel’anno scolastico, avrà occasionedi affrontare e virtù civili, quali ’amore per a patria, ’eroismo, il rispetto e ’obbedienza, ma anche il sacrificio, a carità, a pietà e a sopportazione. a mancanzadi caratteristiche particolaridel protagonista è compensatadale marcate personalitàdegli altri personaggi: pare quasi che Enrico sia solamente il narratoredi vicendedi numerosi protagonisti; sono proprio essi che si rendono modelidi valori ben specifici. Si può citare il piccolo Stardi, che rappresenta ’idealedel’impegno, oppure Garrone, quattordicenne chedifende chida solo non può farlo (questo gli vale il titolodi “anima nobile”). Sicuramente e sezionidel testo che più servono a creare uno spiritodi patriottismo, e che maggiormente ho apprezzato, sono i racconti mensili: nove brevi storiedi ragazzi, se non bambini,diventatidei modeli a cui aspirare. Celeberrimo il raccontodela piccola vedetta ombarda, che, senza alcun obbligo, si offredi servire a Patria salendo sula cimadi un albero per osservare a postazionedel nemico austriaco. Pur essendo stato bersagliatodal nemico, persevera nela sua funzionedi vedetta, finché non precipita a terra esanime, guadagnando così una sepolturada eroe militare. Questo è Cuore, il miglior ibro che io abbia mai etto, e che consiglio vivamente ai ragazzidi tutte e età, ed anche ai giovani adulti. Penso che oggi questo ibro possadavvero faredel bene a noi Italiani, che forse oggi abbiamo smarrito quelo spirito che ci rendeva rispettosi e orgogliosi.