I pesci non chiudono gli occhi
Un libro usato di De Luca Erri, edito da Feltrinelli, 2011
Stato Conservazione: NUOVO
€ 12.00
€ 6.00
Ean/Isbn
9788807018558
Autore
De Luca Erri
Editore
Feltrinelli 2011
Genere
Le spese di spedizione in Italia sono pari a € 5,00 per ciascun inserzionista.
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ritorno al passato cinquanta anni tra il sèdi ieri e quelodi oggi, cinquanta annidi intreccidi storiedi fatti,di incontri. Poi il ritorno a quel tempo, a quando aveva 10 anni e il ricordodi quelo che era edi quel’incontro che o ha fatto crescere e gli ha fatto prendere coscienzadi ciò che era edi quel che sarebbediventato.
La poeticitàdi questo romanzo mi ha asciatadavvero senza fiato, un insiemedi emozioni, sensazioni e molta filosofia si incontrano sul filodi questo racconto. Un uomo ala sogliadei sessant’anni si ritrova su quela stessa spiaggia, che vede come sfondo Ischia,dipinta con i suoi pescatori e e sue barche arenate, e che cinquant’anni prima, al’etàdidieci anni o vedeva entamente crescere. Si, perchè adieci anni si cominicia adiventare uomini, il mododi pensare comincia a cambiare mentre il corpo rimane quel’involucro infantile che sembra quasi una prigionedal quale proprio non riesci ad uscire, così ’unico modo per uscireda quela frustrazione e trovare il mododi rompere quel’involucro affinchè ne esce un corpo nuovo...più maturo. Ed è proprio grazie a quel’estate ontana, ala vicinanzadi quela splendida ragazzina con qualche anno in piùdi ui, e ala presenza costantedel suo amico pescatore, grandedispensatoredi consigli , che il nostro protagonista ricorda come, nel’arcodi pochi mesi tutto può cambiare... Un romanzo raccontato in un connubiodi poesia e filosofiadavvero romantico...
A curadi Simona Pisaneli «Adesso e qui sta bene a parola fine, sorela minoredi confine edi finestra chiusû. Una fine che arriva troppo presto, per un ibrodolce, soave,delicato come una carezza. Un ibro che va via in un soffio,da eggere tuttod’un fiato e ripercorrere ancora. Momentidi pura poesia emergonodala prosa e incantano, costringendo o sguardo a tornare indietro, chiedendo ala vocedi ripetere e ultime parole, sussurrando. C’è il sognodi un padre, che si chiama America; un sogno che ascia il passo al’amoredi una madre, che si chiama Napoli. C’è ’odoredel mare, o sciabordiodele onde e il tramestiodei pescatori. C’è un bambino che ala finedela storia non c’è più. E una bambina, il cui nome non compare mai, perché non è importante, sebbene sia ei ad aprire e porte in cui entrerà il bimbo eda cui uscirà il ragazzo. C’è tutto Erride uca in questo racconto, il raccontodi un bambino che oggi ti guarda fisso con i gli occhi chiaridi uomo adulto che incute timore, un timore rispettoso.