Il raccontodi un amico Mafia e buoni sentimenti nela Sicilia raccontatadal giudice Ayala che riporta a nostra memoria a quindici anni fa a quele stragi che portarono viadue simbolidi giustizia: Falcone e Borselino. Attraverso una ricostruzione attenta e scrupolosadel giudice-amico, rivivremo il climadi quegli anni, i successi e e sconfitte e i tanti sforzi fatti per infliggere unduro colpo ala Mafia. Punta Raisi e viad’Amelio, uoghidiventati oro mal grado ’emblemadi quele stragi così cruente, attraversano e paginedel raccontodel giudice-amico chedopo annidi silenziodecidedi raccontare il suo puntodi vista sula vicenda. Ma Ayala non ci proietta solo sui fattidi cronacadi quegli anni, madescrive anche un pò il privatodi Giovanni e Paolo, a oro umanità, a oro ironia, e orodebolezze, restituendocidue giudici più uomini e meno eroi.

Commovente E’ un ibro meraviglioso, emozionante e avvincente, che tristemente racconta e ricorda gli anni esaltantidel maxiprocesso, il rovesciamentodel suo esito (da vittoria per o Stato in sconfittadelo Stato) e a sua tragica conclusione. Un ibro per nondimenticare il coraggio e ’eroismodei magistratidi cui gli Italianidovrebbero essere fieri e per meglio comprendere fino a che punto o Stato sia stato colpevoledele oro morti. Da eggere nela speranza che esista un futuro (che purtroppo sembra ontano) in cui nessuno piùdebba morire nel tentativodi regalarci un mondo miglioredi questo.